Sensei, la parola che in Giappone viene usata per definire il Maestro, si traduce letteralmente come “colui che si è incamminato prima” o “colui che è nato prima”. Il significato etimologico ci fa comprendere la prima delle caratteristiche fondamentali del Maestro: l’esperienza.
Egli è, infatti, un uomo che ha intrapreso la via del Karate da tempo e che decide di mettersi al servizio degli altri trasmettendo, appunto, la propria esperienza.
Il Maestro è a sua volta un allievo che non smette mai di allenarsi e di ricercare il miglioramento personale, continuando ad approfondire lo studio dell’arte marziale, sino a raggiungerne una conoscenza elevatissima, ma non perdendo mai di vista l’aspirazione ad un costante perfezionamento.
È una figura di spicco all’interno del Dojo: rappresenta un modello da seguire e un esempio, sia tecnico che morale, per tutti i suoi allievi. Unisce alla sopraccitata esperienza tecnica anche le più alte qualità morali e spirituali, incarnando i valori di riferimento del Karate-Do: rispetto, onore, disciplina, autocontrollo, sincerità, compassione, carattere e costanza dello spirito.
Il Maestro di Karate-Do insegna attraverso l’espressione di un modello, e adatta le proprie tecniche pedagogiche e formative alle attitudini individuali e personali d’ogni singolo allievo. Egli comunica con i discenti a differenti livelli, a seconda delle esigenze e delle caratteristiche peculiari di ognuno, spronandoli sempre a ricercare il costante miglioramento, sia a livello atletico che a livello personale.
Egli non mette al servizio di chi vuole apprendere solamente la propria esperienza e la propria conoscenza delle tecniche e dei principi dell’arte marziale, ma anche e soprattutto la propria passione.